di NICOLA PISETTA
Una struttura che ha accolto, fin qui, oltre 60 mila bambini e ha assunto migliaia di giovani: il presidente Edo Grassi racconta, per Il Cinque, i 40 anni della cooperativa AERAT, proprietaria della colonia marina di Cesenatico...
Giochi, balli, sport, tuffi in mare, castelli di sabbia, gite, uscite al parco acquatico e soprattutto niente smartphone: c’è di tutto, tra le attività ricreative che si organizzano da quattro decenni nella colonia di Cesenatico.
Da lì, sotto il sole romagnolo, sono passati tanti trentini, in un contesto in continua evoluzione. La struttura, situata a circa duecento metri dall’Adriatico, sorge fuori dal centro, in una tranquilla zona ricca di pinete e molto frequentata anche dai turisti nordici.
Tutto ebbe inizio, per l’AERAT, nel 1980: le colonie al mare, all’epoca, erano una destinazione per bambini e ragazzi molto popolare. Un luogo, dove mandare i propri figli a rigenerarsi dagli effetti dell’elioterapia e a respirare lo iodio che, tra le Alpi, scarseggia.
Quegli anni rappresentavano, per l’Italia, un’epoca di cambiamenti sociali per le famiglie e gli impegni professionali dei genitori, coi figli a casa da scuola, dovevano essere conciliati da maggiori offerte di soggiorni al mare: «L’idea di gestire una colonia – ci racconta Edo Grassi, presidente della Cooperativa AERAT (Attività Educativa Ricreativa Assistenziale Trentina) – nacque alla fine degli anni ‘70 da alcuni soci di Trento: in quel decennio, il Patronato scolastico perse la gestione della colonia e l’AERAT acquisì la struttura, dalla Provincia, il 3 aprile 1980, quando l’allora presidente della cooperativa, Romano Boschetti, firmò il definitivo contratto».
Venne inaugurata, la colonia, nell’estate del 1980, con circa 500 letti a disposizione e all’epoca partì divisa in due: un edificio si chiamava Erminia, popolato perlopiù dalle unità provenienti dalle valli; l’altro, invece, Trento, per quelle che abitavano in città. Nel giugno del 1981 aprì le porte anche alla prima scuola elementare in assoluto, quella di Moena: «Si volle creare, da subito, un progetto...
LEGGI L'ARTICOLO INTEGRALE SU IL CINQUE DI LUGLIO - CLICCA SULLA COPERTINA