TRENTO – Sono 38 in tutto – numeri riferiti ad oggi - i casi di persone risultate positive al test sul Coronavirus in Trentino; 12 in più rispetto a ieri. Sono i dati forniti dall’esecutivo provinciale nell’incontro con la stampa in cui è stata anche annunciata la presentazione di un disegno di legge a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e dei settori economici. Inoltre, come già comunicato, nella riunione della Giunta provinciale di questa mattina si è decisa anche la chiusura, da domani sera, degli impianti di risalita, per prevenire l’eccesiva concentrazione delle persone. Il punto sulle iniziative adottate e sulla situazione epidemiologica è stato fatto questo pomeriggio dal presidente assieme alla Giunta.
«Se arriveranno richieste di aiuto da altre Regioni – ha sottolineato il presidente – le valuteremo con spirito di solidarietà. Questa settimana si discuterà ancora con il Governo e le altre Regioni del tema della proroga della chiusura delle scuole. L’invito che mi sento di rivolgere ancora alla popolazione è quello di tutelare in particolare i più fragili, come gli anziani. Oggi, nel corso degli incontri che ho avuto, ho colto grande attenzione da parte di altri territori per il provvedimento che abbiamo adottato riguardo agli impianti di risalita. Voglio anche dare un messaggio di speranza perché dal Coronavirus si guarisce. Ce lo confermano le notizie che abbiamo ricevuto oggi riferite alle prime persone positive al contagio che si erano allontanate dal Trentino».
Su 38 contagiati in Trentino, ha spiegato l’assessore alla salute, 13 persone sono ricoverate presso il reparto infettivi dell’ospedale di Trento, 3 si trovano in rianimazione a Rovereto e gli altri 22 sono presso il loro domicilio.
Il direttore generale di Apss Paolo Bordon ha evidenziato che con la crescita dei numeri si sta modulando la risposta utilizzando le competenze presenti nella rete ospedaliera. Per questo l’ospedale di Rovereto è stato individuato per gestire i casi più complessi. Sono stati quindi potenziati i posti per la rianimazione dedicandone otto a queste attività. Si è messa in atto, ha spiegato, un’operazione di riconversione dei letti di medicina, per creare, per le malattie infettive, 12 posti che si aggiungono ai 14 di Trento. Per questo si collabora con le cliniche Solatrix di Rovereto e Villa Regina di Arco (nelle strutture private non vanno i malati di Covid - 19). Anche l’attività dell’ospedale di Rovereto sarà riorganizzata per poter rispondere in modo adeguato alle richieste di degenze.
Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Apss, ha evidenziato che ci si trova di fronte ad un cambiamento della situazione epidemiologica. I casi, ha detto, sono ancora pochi, ma la situazione sta evolvendo. L’età media dei soggetti positivi, ha aggiunto, è più bassa di quella delle regioni limitrofe; per il momento è limitato il numero di persone in rianimazione e si lavora per mettere in salvaguardia i più fragili, come gli anziani. Altro tema su cui ci si sta impegnando, ha detto, è quello dell’impatto sull’ambito produttivo.
L’assessore alla salute e il dirigente generale del Dipartimento Salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti hanno anche riferito dell’incontro avuto in mattinata con le realtà del sociale. La linea che ne è uscita prevede la sospensione delle attività non rispondenti a bisogni essenziali e il mantenimento, con eventuale ridefinizione delle modalità di svolgimento, dei servizi essenziali. Grande attenzione, in particolare, alle persone più fragili.
Paolo Lanzafame, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Apss, ha sottolineato inoltre il grande lavoro a cui è sottoposta la struttura di giorno e di notte. Si sta lavorando, ha precisato, con grande impegno.
Gli assessori competenti in materia di turismo e promozione e di sviluppo economico hanno inoltre illustrato il contenuto delle misure adottate oggi, in particolare a sostegno di famiglie, lavoratori e settori economici e in materia di impianti di risalita.
Comments