Sono ancora numeri severi quelli riportati dal bollettino odierno dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari che annovera tra i decessi causati dal Covid-19 altre 13 persone; sul fronte dei nuovi contagi emergono altri 43 nuovi casi individuati dai test molecolari mentre gli antigenici ne rilevano altri 40. Da segnalare poi che il controllo con il tampone molecolare ha confermato la positività di 16 casi individuati nei giorni scorsi dai test rapidi.
Dei nuovi positivi, 36 sono asintomatici ed altri 39 pauci sintomatici: tutte situazioni che vengono controllate dalle cure domiciliari. Sempre fra i nuovi positivi, da registrare la presenza di 2 bambini nella fascia di età 3-5 anni, e 16 over 70 (uno dei dati più bassi registrati da diverse settimane a questa parte e che ci si augura indichi un’inversione di tendenza). Come ripetuto più volte dagli esperti, sono proprio le persone più anziane quelle che rischiano le conseguenze più gravi a causa dell’infezione. Tra i nuovi decessi (7 dei quali avvenuti in ospedale), la maggior parte è di età avanzata (anche se una delle vittime aveva solo 52 anni): si tratta di 9 uomini e 4 donne, l’età media è di 82 anni.
Su fronte dei ricoveri, ieri ci sono stati 16 nuovi ingressi mentre le dimissioni si sono fermate a quota 8: ad oggi pertanto i pazienti ricoverati sono 431, di cui 49 in rianimazione (come ieri). La situazione delle scuole vede ancora 13 classi in quarantena, mentre sono in corso di approfondimento i casi di altri 6 ragazzi che hanno contratto il virus. Come spesso accade nei giorni di fine settimana, i tamponi analizzati ieri sono stati meno del solito: 839 (tutti gestiti dal Laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento) mentre quelli antigenici notificati all’Azienda risultano essere 418. Nutrito invece il numero dei guariti che con i 373 dell’ultima rilevazione portano il totale a 17.145.
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