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Immagine del redattoreil Cinque

Foliage d'autunno: Vanoi, una poesia di colori


Gli effetti disastrosi del ciclone Vaia sono ben evidenti nella Valle del Vanoi, un territorio devastato con rabbia a macchia di leopardo; il vento con la sua furia ha abbattuto, sradicato alberi centenari, ha offeso il bosco e il territorio.

Sicuramente un monito all'uomo a rivedere il suo rapporto con l'ambiente per evitare conseguenze sempre più devastanti sul clima.

Eppure la natura punisce ma dà speranza, ce lo fa scoprire in questo periodo, quando uscendo dal tunnel del Totoga ed imboccando la valle, notiamo apparire ben altre macchie di colore nel bosco.

L'autunno regala al bosco un'altra identità, lo prepara all'inverno, lo sveste del verde che lo ha accompagnato durante la primavera e l'estate, gli fa indossare il miglior abito autunnale.

Aldilà della poesia è il modo che ha la pianta di prepararsi al rigido clima invernale eliminando la parte più delicata della sua struttura, la foglia appunto.

Una performance, uno spettacolo che si ripete da secoli ma che continua ad affascinare l'uomo.

Come restare indifferenti alla tavolozza di colori che si sviluppa piano piano nei nostri boschi, come non restare a bocca aperta dalle innumerevoli sfumature del bosco. Come non perdersi tra i verdi che diventano gialli e ancora gialli sempre più carichi fino a lasciarci con l'ocra ed il marrone prima di cadere, come restare freddi alle macchie di rosso che si divertono a interrompere il nostro sguardo .

Impossibile restare impassibili a questa interpretazione che il bosco ci regala ogni anno in questa stagione e non trovare la voglia di percorrere i sentieri, visitare le malghe, incontrare i torrenti, perché anche l'acqua trasforma le sue trasparenze grazie allo specchiarsi delle piante, per finire a perdersi sul lago di Calaita dove anche le Pale di San Martino si vestono d'autunno e si specchiano dentro in esso.

A piedi, in bicicletta o a cavallo lo spettacolo del foliage non ci lascia per un istante.

Foliage, una parola inglese, in uso dal XII secolo, per spiegare un avvenimento naturale che coinvolge le foglie degli alberi, è legato all'insieme di significati di questo fenomeno naturale quali cambiamento, variazione, viraggio, mutamento trasformazione, foliazione e ancora caduta, perché ricordiamo che anche le foglie al suolo colorano di emozioni il bosco.

È uno spettacolo e oggi è anche un fenomeno social; oggi che la tecnologia ci permette di viaggiare con le immagini e fissare con la macchina fotografica o con la camera del nostro smartphone quello che vediamo e condividerlo, perché non andare a caccia di questa particolare tavolozza del foliage.

È in fondo un invito a uscire di casa, scoprire e riscoprire il nostro territorio, restare a contatto con la natura che si trasforma, riempire gli occhi di colore, collezionare profumi, immagazzinare emozioni, gustare i silenzi del bosco, respirare l'autunno.

Prepariamoci all'inverno con questo insieme di emozioni che la foresta ci regala, perdiamoci in pensieri positivi, godiamo della compagnia della natura e diamoci appuntamento ad una altra occasione per incontrare la nostra montagna...magari con la coltre bianca della neve.


Marco Felici, Presidente Consorzio Turistico Valle del Vanoi

Vincenzo Bottecchia Curatore del Progetto Cicona Fumetto

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