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Heroes - Storie di vite della Valle di Cembra






Heroes – Storie di vite. È questo il titolo del progetto che il Comitato Mostra Valle di Cembra, associazione che ogni anno organizza la manifestazione Müller Thurgau: Vino di Montagna, ha scelto per il proprio progetto presentato nell’ambito del Piano Giovani Zona della Valle di Cembra.

L’obiettivo è quello di far conoscere e apprezzare ai giovani il territorio in cui vivono, offrendo al contempo strumenti per promuoverlo e valorizzarlo attraverso modalità di comunicazione interattive, che possano dar voce alle storie dei suoi abitanti raccogliendo testimonianze di vita, in una sorta di racconto corale che possa fungere anche da memoria collettiva.

Storie di vite – dove si gioca volutamente sull’ambiguità tra “le vite” e “la vite” – degli eroi che abitano o hanno abitato la valle intesi non tanto come personaggi straordinari quanto come persone comuni che con moltissima fatica e sacrificio hanno lavorato in questo ambiente così difficile, affrontandolo e modellandolo per creare concrete opportunità lavorative per il futuro e contrastare – di conseguenza – l’abbandono che tanto interessava queste terre.

Difficoltà di cui oggi non ci si rende nemmeno conto, vista la qualità della vita a cui ormai ci si è abituati, tanto da darla spesso per scontata. Come la storia – spiegano dal Comitato – della giovane donna che al nono mese di gravidanza era andata dal paese al fondovalle per aiutare il marito e riportare a casa del materiale con l’ausilio del tipico “ceston” (gerla) e, poco dopo il suo arrivo a destinazione, aveva partorito.

Una vicenda realmente accaduta e una immagine particolarmente forte, che gli organizzatori hanno voluto riproporre nella illustrazione realizzata per promuovere il progetto, affidata alle capacità artistiche di Nadia Groff, che ha saputo riflettere esattamente il senso dell’iniziativa unendo nel quadro questa figura – il cui pancione ospita i tipici terrazzamenti della valle – e il viticoltore al ritorno dalla campagna, con la forbice delle vigne in tasca. L’uomo, che regge in mano un piccolo paesino, ha alle sue spalle le cave di porfido, altro elemento fortemente caratterizzante della Valle. Tra i due, l’Avisio che scorre e un ragazzo con carta e penna in mano intento ad ascoltare e a cogliere le testimonianze.


Il percorso prevede dunque un incontro di panoramica su marketing territoriale e modalità di sviluppo destinazione turistica, con esperti di settore, in programma per venerdì 16 luglio, seguito da un incontro con una guida del territorio per un focus sulle caratteristiche specifiche della Valle di Cembra e i percorsi già valorizzati o in fase di valorizzazione, oltre a quelli potenzialmente più interessanti, in programma venerdì 23 luglio.

A questi due primi momenti formativi seguirà una gita di gruppo, attualmente prevista per venerdì 6 agosto, per esplorare una proposta turistica affine a quella che si vorrebbe ottenere con il percorso Heroes. I gruppi verranno dunque suddivisi in squadre di lavoro che, guidate dai referenti, nei successivi due mesi dovranno occuparsi della raccolta delle testimonianze, anche attraverso l’uso delle tecnologie a disposizione (cellulari, videocamere, registratori).

Al termine di questo lavoro, nel mese di novembre, è previsto un incontro dedicato alla scrematura e omogeneizzazione dei contenuti e di un altro dedicato alla restituzione finale degli elaborati da parte del Comitato affinché il materiale possa essere effettivamente fruibile dagli utenti finali. In ultimo, a dicembre, è in programma la presentazione finale degli elaborati.

«Nelle nostre intenzioni – spiega il Comitato – vi è la volontà di costruire dei sentieri tematico-culturali dedicati a questi eroi/eroine che possano trasferire al visitatore che ci sceglie la nostra vera e più profonda identità. Siamo infatti partiti dalla consapevolezza che la Valle di Cembra abbia un potenziale turistico ancora non totalmente espresso che dovrebbe fare leva, soprattutto in questo specifico momento storico, sulla possibilità di costruire una esperienza “slow”, di nicchia e naturalmente “anti assembramento” che consenta di entrare in contatto con la parte più autentica del territorio. La speranza è che un domani i racconti proposti possano diventare anche delle vere e proprie installazioni artistiche da posizionare lungo gli itinerari».«Saranno presenti – afferma Franco Libardi, presidente dello Sci Club Levicoragazzi provenienti da Austria, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svezia, Svizzera e naturalmente Italia, per una tre giorni di gare che si preannuncia di sicuro interesse».




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