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I maestri nell'arte di piegare la carta


Serena Cicalò, Alessandra Lamio e Alessandro Beber
Serena Cicalò, Alessandra Lamio e Alessandro Beber

di Lino Beber

Origami è una parola giapponese formata dal verbo oru che significa piegare e dalla parola gami che indica la carta.

Poiché piegare la carta è un atto spontaneo e naturale, si ritiene che i primi modelli di carta piegata risalgano al periodo in cui è nata la carta.

Probabilmente si trattava di modelli che potevano avere un uso pratico, come ad esempio piccoli contenitori, buste per lettere o altro.

Stando alla tradizione cinese, la carta fu inventata da Ts’ai Lun, un funzionario della corte dell’Imperatore Cinese Yuan Hsing, nel 105 dopo Cristo; tuttavia l’archeologia suggerisce che la carta prodotta da fibre vegetali sia nata in India, Cina e Thailandia molto prima di questa data. Le prime mappe indiane in fibra vegetale di cui si ha notizia risalgono al 1125 a.C. ed è certo che già dal 1000 a.C. i cinesi usassero la carta per fabbricare aquiloni.

L’arte di piegare la carta è nata almeno tre millenni fa in Cina, si è poi diffusa in Giappone e nei paesi nel Sud-est asiatico e via via ha colonizzato il mondo intero.

Oggi si trovano origamisti in ogni paese del globo terrestre e anche in Trentino da molti anni l’origami ha preso piede.

Origami di Alessandro Beber
Origami di Alessandro Beber

Nel piccolo paesino montano di Vignola (Trento) vive Alessandro Beber che fin da bambino ha iniziato dapprima sotto il banco di scuola elementare e poi nei vari convegni come socio del C.D.O. (Centro Diffusione Origami) italiano e come ospite d’onore in vari convegni con la ciliegina sulla torta dell’invito nel 2014 a Tokyo in Giappone, poi a New York nel 2017 invitato a presentare il suo libro “Origami New Worlds” (Publistampa 2017) e in molte altre nazioni a far conoscere i suoi modelli origami.

Dal 22 al 27 ottobre 2019 nella bella sala consiliare di Vattaro Alessandra Lamio, pavese recentemente trasferitasi sull'altopiano della Vigolana, Serena Cicalò nata in Sardegna e residente a Trento e Alessandro Beber hanno presentato una mostra dei loro lavori origami organizzando anche dei laboratori didattici per i bambini e per gli adulti.

Il castello

Dal 31 ottobre al 3 novembre 2019 a Tirrenia (Pisa) si è tenuto il XXXVII Convegno di origami con partecipazione di 260 persone arrivate dall’Italia e da molti paesi europei (Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svizzera) ed extraeuropei (Giappone, Israele, Stati Uniti d’America, Vietnam).

Ospiti d’onore il vietnamita Ngyyen Tu Tuan e gli inglesi Dave Brill e Polly Verity e madrina della manifestazione Daniela Carboni nata a Bolzano e ora residente a Torino. Dal Trentino eravamo in quattro oltre ad Alessandra Lamio che vive a Vattaro. Nei 4 giorni di convegno erano in mostra tantissimi lavori origami dei tre ospiti e di tantissimi altri origamisti e tra tutti i lavori da segnalare il castello opera realizzata da un gruppo di origamisti di varie regioni italiane e poi assemblata sul posto.

Origami di Alessandra Lamio
Origami di Alessandra Lamio

Origami di Serena Cicalò
Origami di Serena Cicalò


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