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Immagine del redattoreil Cinque

Oggi Primo tuffo per Tania Cagnotto dopo il lockdown


Oggi la campionessa Tania Cagnotto ha finalmente ripreso gli allenamenti concedendosi il tanto agognato primo tuffo nella piscina di Bolzano dopo il lungo periodo di lockdown che l'aveva vista, come tutti, costretta in casa. Proprio lì l'avevamo raggiunta il mese scorso per farci raccontare come stava affrontando questa situazione inattesa, che peraltro scompaginava non poco i suoi piani. Molti dubbi che ci aveva espresso nell'intervista di Giuseppe Facchini che qui di seguito vi riproponiamo, sembrano essersi sciolti come neve al sole nel momento in cui Tania ha toccato nuovamente l'acqua. E i suoi numerosi fan, che già si sono scatenati sui social, ora ci credono davvero nel suo ritorno...

Ecco l'intervista che avevamo fatto a Tania nemmeno un mese fa, pubblicata sul numero de il Cinque EXTRA di aprile che si può sfogliare cliccando QUI


Tania Cagnotto, la grandissima tuffatrice, un nome che rappresenta quanto di più bello ci possa essere come la dedizione allo sport, l’impegno di una vita, la voglia di raggiungere e conquistare risultati sempre più importanti e allo stesso tempo la sensibilità di donna e di madre di una bambina bellissima di nome Maya.

Tania è tesserata per le Fiamme Gialle e dopo decine di titoli e medaglie mondiali ed europee nel 2016 alle Olimpiadi di Rio è arrivata anche la medaglia olimpica nel trampolino di 3 metri e quella d’argento nel trampolino sincro in coppia con Francesca Dallapè. Dopo il ritiro nel 2017 è tornata a gareggiare nel 2019 con l’obiettivo di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo nel sincro insieme ancora a Francesca Dallapè.


Buongiorno Tania, è arrivata la notizia del rinvio al prossimo anno dei Giochi Olimpici, un appuntamento al quale ti stavi preparando con la consueta tenacia ed impegno. Quali i tuoi pensieri in questo momento da donna e da atleta?

«È stata una notizia forte anche se ovviamente ce lo aspettavamo tutti, però poi quando arriva veramente ti poni davanti a due vie, smettere non smettere. In questo momento veramente non riesco a darmi una risposta ma ho deciso di prendermi del tempo per pensarci e spero un giorno di capire quale sia la strada giusta da prendere perché ovviamente i pensieri sono tanti, da atleta e da mamma; da una parte la voglia di allargare la famiglia, dall'altra parte la voglia di finire quello che ho iniziato un anno e mezzo fa per andare a questa sesta olimpiade. C'era anche il sogno di portare la bandiera, ci sono tanti pro e contro.»

Come ti eri preparata finora per la stagione?

«Fino adesso mi sono preparata senza fare salti mortali, mi allenavo due, tre ore al giorno e intanto bastava. Prima che iniziasse questa quarantena io e Francesca Dallapè iniziavamo a stare proprio bene ed eravamo pronte per le selezioni.»


I tuoi tifosi capiscono la grande delusione del momento, ma ti chiedono di non abbandonare e di resistere ancora un anno e di realizzare il sogno di partecipare a Tokyo...

«I miei tifosi tutti mi dicono di non mollare, però forse non riescono a capire fino in fondo cosa sto provando e quali siano le mie preoccupazioni. Se fosse successo quattro anni fa ovviamente non avrei battuto ciglio, avrei continuato anche altri quattro anni e non perché avevo quattro anni in meno, ma perché avevo ancora qualcosa da dare e avrei fatto qualsiasi cosa per arrivare a prendere una medaglia olimpica. Adesso ovviamente con una figlia che incide non poco, ma soprattutto con in tasca due medaglie olimpiche, con il mio traguardo e con il mio sogno realizzato, ogni tanto mi chiedo cosa può esserci di ancora più bello dopo le Olimpiadi di Rio, dopo quello che ho vissuto io, ne vale veramente la pena posticipare i sogni familiari, quando l’ho fatto per una vita intera, quando ho rinunciato a tante cose in questi quindici anni, quindi questa è la domanda e vorrei che i miei fan capissero.»


In questo periodo prevale la paura, la preoccupazione,  il dolore, quale il messaggio che puoi inviare ai lettori de "Il CINQUE"?

«Il mio messaggio è di tenere duro, pensare che stiamo facendo tutti noi del bene restando a casa e tifare per i nostri eroi, che in questo momento sono i medici, gli infermieri, quelli della protezione civile, tutti quelli che stanno lavorando per salvare vite.»


Sei un esempio positivo e di tenacia  per tante persone, un  vero punto di riferimento. Ti fa piacere questo e allo stesso tempo ti dà più responsabilità?

«Sicuramente mi fa molto piacere essere un punto di riferimento, bello esserlo anche per i giovani e dall’altra parte ti senti anche un po’ responsabile, devi stare attenta a non fare mai passi falsi.»


Come trascorri il tuo tempo in questi giorni, con la tua famiglia, qualche hobby, qualcosa che ti piaceva e non riuscivi a fare?

«Mi reputo molto fortunata in questo momento perché possiamo restare a casa, anche se mio marito va ancora qualche ora in ufficio essendo da solo, quindi potendolo fare. Io fino a qualche giorno fa andavo qualche ora in piscina. Riuscivamo ad alternarci, a stare un po’ all’aria e spezzare la routine, però devo dire con la bambina piccola, lei si sta godendo questo momento perché il papà lo vede tanto, e devo dire che è un bel momento per poter fare cose che prima non avevi mai fatto anche solo sistemare casa, pulire, cucinare con calma, guardare un film e poi con la bambina di due anni non mi annoio mai.»

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