Chi poteva presentare la recentissima riedizione del volume “Il Nodo di Gordio” pubblicato dalla casa editrice Adelphi se non il think tank di studi internazionali “Il Nodo di Gordio” con sede a Pergine?
Il libro sarà presentato sabato 28 gennaio alle ore 18 presso il Teatro Comunale di Pergine Valsugana.
Un confronto tra due degli esponenti principali della letteratura europea come Ernst Jünger e Carl Schmitt. Non un saggio ma un dialogo. Tra due giganti della cultura del ‘900. Schmitt il grande giurista e filosofo della politica, figura controversa, che ha ridefinito le categorie della politica, e approfondito come nessuno le grandi questioni della modernità. E Jünger, pensatore e narratore, il massimo scritture tedesco del secolo scorso. Una vita avventurosa, una scrittura unica e perfetta, una profondità di pensiero che ne fa il vero erede del genio di Goethe.
Dialogo che ha ormai mezzo secolo. Ma è, non solo incredibilmente attuale, anzi, ancor più profetico del nostro futuro. Perché il Nodo di Gordio è il problema del rapporto, politico e ancor prima culturale, tra Oriente ed Occidente. Ancora oggi ragione di conflitti e tensioni. Nodo sempre più stringente, e sempre più difficile da sciogliere. Come seppe fare solo Alessandro Magno, con un gesto, un colpo netto di spada, che resta simbolo misterioso e inquietante.
Su questo dialogherà il centro studi internazionale guidato dal perginese Daniele Lazzeri, grazie alla presenza di una delle massime figure intellettuali dei nostri giorni come Franco Cardini, medievista e personalità di spicco della cultura euroasiatica e mediterranea, intervistato per l’occasione dal professor Andrea Marcigliano e con un intervento in video dal giornalista e saggista Armando Torno.
«Dovrei cominciare dalla fine – dice Franco Cardini – per esser più logico ed efficace. Gordio è un’antica città della Frigia, sulla riva destra del fiume Sakarya. Vi si conservava nell’antichità il carro del mitico re Gordia, fondatore della città e del regno di Frigia: esso era legato alla corda che collegava il giogo al timone mediante un nodo tanto complicato da indurre l’oracolo di Delfi a promettere l’impero dell’Asia a chi lo avesse sciolto. Molti vi avevano provato, nessuno vi era mai riuscito: è il mito archetipico di quello arturiano della “Spada nella roccia”. Vi riuscì Alessandro con un’audace scelta: lo tagliò con la spada. Il “Nodo di Gordio” è oggi il nome di un prestigioso think tank con sede in Trento al quale mi onoro di appartenere».
«Ad aprire i lavori – segnala Daniele Lazzeri – ci sarà un intervento del noto attore teatrale Lucio Gardin. Che, attraverso la sua intelligente ironia, consentirà di accompagnare il pubblico nella lettura degli scenari geopolitici attuali. Una preziosa occasione che Pergine non può perdere».